Le fonti informative presenti in azienda sono per lo più “company centric”: riguardano come si esplicita il rapporto tra il cliente e l’azienda con poche informazioni sugli aspetti esogeni che possono caratterizzare il comportamento.
Ancor meno facile è individuare il potenziale complessivo del cliente basandosi unicamente su tali dati.
Allo stesso tempo, le informazioni raccolte solo all’esterno dell’azienda non registrano i comportamenti reali ma ne identificano una proxy investigando gli atteggiamenti, i bisogni e gli orientamenti.
L’approccio di Praxidia, che fa leva sull’ibridazione dei dati, è stato usato per rispondere ad una specifica esigenza di business di Poste Italiane.
Grazie all’esperienza e al knowhow del dipartimento analytics, e all’integrazione dei dati di ricerche di mercato, Praxidia ha aiutato l’azienda ad arricchire il suo bagaglio informativo, agganciando gli insight emersi dalla ricerca a tutta la customer base e, dove opportuno, ai prospect, costruendo dei modelli predittivi dei comportamenti validati ex-post da eccellenti performance.